Categoria: Giornale di bordo dell’Allenatore-Coach [5]

Categoria: Giornale di bordo dell’Allenatore-Coach [5]

Giornale di bordo dell’Allenatore-Coach [5]

Così come fece nella famosa serie TV Star Trek  il capitano dell’USS Enterprise NCC-1701 James Tiberius Kirk, nel suo “Giornale di Bordo” Luciano Sabbatini – allenatore di volley e coach professionista – racconta la sua esperienza ventennale di Allenatore-Coach… Buona lettura!

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[ Giornale di bordo 5 ]

Senza riflessione non c’è apprendimento

Abbiamo delineato (vedi “Diario di bordo 4”) un idea di squadra a cui ispirarsi e a cui tendere

Ora, utilizzando lo stesso strumento, propongo alle giovani giocatrici una autoriflessione su “l’essere Atleta”, identificando gli elementi che costituiscono l’atleta Ideale e l’atleta Non Ideale.

Riprendo i criteri già utilizzati per delineare la “squadra Ideale” e formulo le rispettive domande:

  • Il Sogno: cosa Sogna l’atleta Ideale?
  • L’Identità: che tipo di Identità ha?
  • I Valori: quali Valori appartengono all’atleta Ideale?
  • Le Convinzioni: quali Convinzioni lo spingono?
  • Le Azioni: come agisce e si comporta?

 

A questi quesiti fanno seguito quelli per portare alla luce l’atleta Non Ideale:

  • Il Sogno: cosa sogna l’atleta Non Ideale?
  • L’Identità: che tipo di Identità ha l’atleta Non Ideale?
  • I Valori: quali Valori possiede l’atleta Non Ideale?
  • Le Convinzioni: che Convinzioni possiede l’atleta Non Ideale?
  • Le Azioni: come Agisce l’atleta Non Ideale?

 

Abbiamo così costruito i due limiti estremi, l’atleta Ideale e quello Non Ideale: la riflessione sulle risposte date fa capire il proprio posizionamento attraverso queste ulteriori domande:

Dove ti senti ORA, nei singoli criteri (Sogno, Identità, Valori, Convinzioni, Azioni) come atleta rispetto ai due limiti?

L’ autovalutazione determina la posizione dove ognuna si sente e aiuta a delineare la direzione futura da prendere per crescere, generando all’atleta consapevolezza su:

  1.  La Conoscenza personale sugli elementi costitutivi l’atleta Ideale e l’atleta Non Ideale.
  2.  La posizione dove ognuna si sente rispetto a questi due limiti.
  3.  L’ area su cui poter focalizzare i propri obiettivi per migliorare.

 

Questo strumento, insieme al precedente sulla squadra Ideale e Non Ideale, ha portato ad una profonda analisi e autoconsapevolezza le ragazze, generando in loro profondi cambiamenti e una evoluzione significativa da ogni punto di vista, di approccio, di atteggiamento, di tecnica e sull’impegno profuso.

Questo esercizio ci ribadisce con forza che i veri protagonisti dello sport sono gli Atleti, noi allenatori siamo “solo” facilitatori dell’espressione del loro potenziale!

 

[to be continued]

 

Luciano Sabbatini
Mental Coach
Referente settore sportivo di INCOACHING®

 

[Foto copertina: Azione di gioco Pieralisi Volley Pan B1]

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